CONSERVAZIONE TIPOLOGICA DI UN PALAZZO SETTECENTESCO – UDINE, VIA AQUILEIA

Intervento di conservazione tipologica sui fabbricati siti a Udine in Via Aquileia.
L’intervento puntava alla riqualificazione dei fabbricati che, in seguito agli eventi bellici e ad un successivo abbandono, hanno perso quelle caratteristiche tipologiche dell’ambito in cui sono ubicate. L’area in considerazione si articolava in 4 corpi di fabbrica.

STATO DI FATTO DEI FABBRICATI

Edificio A
Da fonti storiche si è riusciti a risalire alla sua esistenza già verso la fine del 1700, con una dimensione di facciata principale su via Aquileia notevolmente ridotta rispetto a quella dello stato di fatto. Verso la metà del 1800, in seguito ad una fusione con il palazzetto confinante e quindi ad un rimaneggiamento della facciata principale, l’edificio assumeva le caratteristiche tipologiche e dimensionali che si sono conservate quasi interamente sino ad oggi.
L’edificio era articolato in cinque piani fuori terra compreso il sottotetto praticabile.
La facciata principale era suddivisa in cinque assi verticali: l’asse di simmetria centrale era evidenziato al piano terra dal portico di accesso alla corte interna e al primo piano dal balconcino aggettante e dall’apertura con cornice in pietra e timpano ad arco.
Mensole in pietra aggettanti sopra le finestre rivelavano due livelli di piano nobile, mentre cornici in marmo di ridotto spessore delimitavano le aperture al piano terra caratterizzato da un basamento in lastre di pietra e un rivestimento in finto bugnato.
Ben visibili erano i rimaneggiamenti successivi all’epoca di costruzione, come i ballatoi che intersecavano le aperture del vano scale.
La particolarità della facciata era data dalla presenza di ballatoi aggettanti con ringhiere in ferro: la presenza di questo sistema era particolarmente importante perché rispecchiava la caratteristica morfologica presente in molti fabbricati della stessa epoca in questa zona.
Il piano terra era destinato alle attività commerciali alle quali si accedeva dal fronte strada e i cui locali risultavano in condizione di totale degrado.
Il portone centrale fungeva sia da accesso carraio alla corte interna, sia da accesso pedonale all’ingresso che portava ai piani superiori, situato sotto il portico passante.
Ogni piano ospitava un’unica unità immobiliare.
Oltre al terrazzino sul fronte strada principale, il primo piano presentava un’altra particolarità: la terrazza verso la corte si allargava fino all’edificio D, venendo a costituire un sistema a ballatoio unico tra i fabbricati A, D, C, ma che collegava tutti i fabbricati della corte, prima che a seguito degli eventi bellici del 1945 un bombardamento causasse la quasi totale distruzione della corte stessa.

Corte interna
La corte era la parte che più aveva risentito dei bombardamenti del 1945. Infatti dei tre edifici che la costituivano solo uno, l’edificio D, era stato riportato allo stato di efficienza precedente all’evento bellico.

Edificio B
E’ il fabbricato a sinistra della corte (lato sud) sviluppato su due livelli. La composizione della facciata riconduceva alla tipologia di edificio residenziale a ballatoio, simile all’opposto edificio D a cui è collegato. Le aperture delle porte poste sulla facciata al primo piano davano l’accesso al ballatoio non più ricostruito, che fungeva da elemento unificatore di tutta la corte interna.

Edificio C
E’ il fabbricato che chiude il lato ovest della corte e l’unico sviluppato su un piano unico, suddiviso in due vani adibiti a magazzino. La copertura costituiva una terrazza piana in continuità con quella degli altri balconi presenti nella corte. Anche questo fabbricato si sviluppava su due livelli prima degli eventi bellici.

Edificio D
E’ il fabbricato a destra della corte (lato nord), sviluppato su due piani. Il prospetto sulla corte presentava un ballatoio aggettante che fungeva da collegamento fra gli edifici A e C. Si potevano individuare nove assi verticali. Anche questo fabbricato era già presente nella mappa cittadina del 1800.

Interni
Nonostante la differenza di epoca costruttiva, le caratteristiche degli interni degli unici due edifici residenziali, A e B, potevano considerarsi assimilabili: i pavimenti degli appartamenti erano in cotto ed in legno, tranne quelli dei bagni realizzati in piastrelle e i controsoffitti erano costituiti da cannicciato intonacato e tinteggiato.
Le terrazze che si affacciavano sulla corte erano al grezzo senza rivestimento e protette da parapetti in ferro.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto propone il recupero dell’intera area sia dal punto di vista strutturale, attraverso un significativo consolidamento delle strutture esistenti, che a livello tipologico, mirando a riqualificare le connessioni fra i vari edifici componenti la corte interna e recuperando le caratteristiche morfologiche tipiche del luogo.
E’ stato previsto un incremento delle unità abitative da cinque ad otto, recuperando comunque gli spazi commerciali esistenti ed individuando anche superfici fra piano terra e primo piano da destinare al settore terziario.
L’incremento del numero di unità residenziali ha richiesto l’individuazione di nuovi ulteriori spazi da destinare al parcheggio. E’ stata quindi individuata una distribuzione dei percorsi pedonali e carrabili che permettesse una buona integrazione fra le attività presenti all’interno della corte e fra questa ed il tessuto urbano circostante.
La corte assume quindi un ruolo rilevante nella lettura dell’intervento, che recupera dalla storia del luogo il sistema a ballatoio come motivo principale di raccordo fra gli edifici affacciati sulla corte. La piazzetta interna rappresenta una zona pulsante, di sosta, passaggio e scambio fra le attività ivi presenti, che con il suo disegno riordina i percorsi e razionalizza la casualità della direzione degli edifici che vi si affacciano.
Sono state recuperate tutte le volumetrie dei fabbricati restituendo continuità ed uniformità ai prospetti dell’intero sistema edilizio. Le facciate sono state razionalizzate per quanto riguarda la posizione e la dimensione delle aperture, conservando ed inserendo là dove mancanti elementi tipologici in armonia con la struttura architettonica antica della città.
Tutte le strutture orizzontali sono state sostituite, così come tutti i solai di copertura, mantenendo inalterata la tipologia, la pendenza e le falde del tetto.
Sono state fatte consistenti opere di consolidamento delle fondazioni, oltre alla realizzazione di un pavimento areato.
La distribuzione interna dei singoli alloggi è stata completamente ridisegnata ai fini di una migliore organizzazione e funzionalità degli spazi, nonchè al superamento delle barriere architettoniche.
Sono stati realizzati nuovi impianti tecnologici e sostituiti tutti i serramenti interni ed esterni in sintonia con i caratteri tipologici del luogo.

Edificio A
Le due facciate sono rimaste inalterate.
I ballatoi sono stati allungati fino ad occupare tutta la lunghezza dell’edificio.
Al piano terra sono state recuperate e riorganizzate le superfici commerciali ed e’ stato realizzato un nuovo ingresso agli appartamenti tramite la costruzione di una nuova scala e l’inserimento di una cabina ascensore adeguata alla normativa vigente per il superamento delle barriere architettoniche a servizio dei tre piani.
Al piano terra sono ubicate due superfici commerciali con ingresso e vetrina su via Aquileia.
E’ stata invece completamente ridistribuita la superficie del primo piano che è stata destinata ad ufficio.
Al secondo piano sono stati ricavati due appartamenti, un bicamere ed un miniappartamento.
Il piano terzo è composto da due appartamenti: un monolocale ed un appartamento su due livelli.

Edificio B
Viene realizzato un ballatoio che crei collegamento e continuità con gli altri edifici della corte mantenendo la tipologia già presente.
La facciata principale viene completamente ridisegnata creando corretti allineamenti verticali ed orizzontali fra le aperture.
In posizione centrale si trova l’ingresso dal quale si accede a due miniappartamenti al piano terra, e alla scala di nuova realizzazione che conduce all’alloggio bicamere al primo piano dotato di ballatoio che affaccia sulla corte ed un’ampia terrazza con giardino pensile sopra il vano autorimessa della corte.

Edificio C
Rappresenta il nuovo sistema di parcheggio della corte. La copertura piana praticabile andrà a costituire le terrazze degli alloggi al primo piano degli edifici B e D, separate tra loro da un traliccio in legno per la crescita di piante rampicanti e ombreggianti.

Edificio D
Sulla facciata principale viene mantenuto il numero degli assi verticali, creando corretti allineamenti fra le aperture.
Al piano terra viene ricavato un ampio locale open space da adibire ad ufficio. In fondo al fabbricato c’è l’ingresso che conduce all’appartamento al primo piano dotato di ballatoio che affaccia sulla corte e di un’ampia terrazza con giardino pensile sopra il vano autorimessa della corte.